La Parola della Domenica 5.12.21

II DOMENICA DI AVVENTO

La seconda domenica di Avvento presenta la figura di Giovanni Battista come segno della venuta della salvezza di Dio. La storia vive qui il suo culmine: il momento più atteso e più desiderato, il momento dell’annuncio del regno di Dio che comincia: il Messia sta per arrivare.
Nella tradizione dei grandi profeti dell’Antico Testamento, la parola di Dio è rivolta a Giovanni nel deserto. Giovanni – figlio di Zaccaria – diventa così profeta e precursore del Messia.
Malgrado le paure e il terrore che ispira, il deserto è, nella memoria religiosa del popolo di Israele, il luogo di riunione, dove Dio ha parlato al cuore del suo popolo, il luogo dove Dio è stato più che mai il pastore del suo gregge.
Del deserto Giovanni denuncia e ricorda l’identità religiosa più particolare del suo popolo: il Dio d’Israele è fedele al suo legame e mantiene le sue promesse di salvezza.
Convoca di nuovo i suoi nel deserto, per annunciare loro l’arrivo del Messia. Ma Dio si aspetta sempre dall’uomo un minimo di collaborazione ed esigerà da lui un battesimo di conversione, la purificazione dei suoi peccati, e lo sforzo di superare gli ostacoli che gli impediscono di vedere l’alba della salvezza.

 

Liturgia della Parola

  • Prima lettura : Dal libro del profeta Baruc (Bar 5,1-9)
    Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.
  • Salmo Responsoriale (Sal 125 )
    Rit: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
  • Seconda Lettura: Dalla lettera di San Paolo ai Filippesi (Fil 1,4-6.8-11)
    Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo.
  •  Vangelo secondo Luca (Lc 3,1-6)
    Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

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