La Parola della Domenica 28.5.2022

L’ASCENSIONE DEL SIGNORE

La morte di Gesù ha costituito uno scandalo per i suoi discepoli, perché essi si erano plasmati un Cristo senza croce. Ma Gesù di Nazaret è il Messia; e non esiste altro Messia che il crocifisso e il glorificato. È attraverso la catechesi del Signore, risuscitato, che i discepoli capiscono che il Messia doveva soffrire e risuscitare dai morti. Era il disegno di Dio manifestato nelle Scritture. Il senso della croce e dell’accompagnamento dei discepoli sulla croce, si scontra con l’intelligenza, con il cuore e con i progetti dell’uomo.
Affinché i discepoli possano essere i testimoni autorizzati di Gesù Cristo, non solo devono comprendere la sua morte redentrice, ma anche ricevere lo Spirito Santo. Gesù si separa dai discepoli benedicendoli e affidandoli alla protezione di Dio Padre. Ascensione del Signore al cielo e invio dello Spirito Santo, per fare dei discepoli dei testimoni coraggiosi e per accompagnarli fino al ritorno di Gesù, sono strettamente collegati.
Lo Spirito Santo aumenterà la potenza della parola del predicatore e aprirà l’intelligenza degli ascoltatori. Della vita fragile del missionario egli farà una testimonianza eloquente di Gesù Cristo morto sulla croce e vivo per sempre. Nel mondo, al fianco dei discepoli, lo Spirito Santo sarà il grande Testimone di Gesù.

Liturgia della Parola

  • Prima lettura: Dagli Atti degli Apostoli (At 1,1-11)
    Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
  • Salmo Responsoriale (Sal 46)
    Rit: Ascende il Signore tra canti di gioia.
  • Seconda Lettura: Dalla lettera agli Ebrei (Eb 9,24-28;10,19-23)
    Cristo è entrato nel cielo stesso.
  • Dal Vangelo secondo Luca  (Lc 24,46-53)
    Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

Leggi qui il foglietto