La Parola della Domenica 14.8.2022

XX Domenica del Tempo Ordinario

Noi ci sentiamo legati a chi ci è caro e abbiamo grandi doveri nei confronti di chi ci è vicino, e ciò è importante. Ma nessuno è più vicino a noi di Dio, nessuno è più prezioso. In modo scioccante, spettacolare, Gesù ci dice che tutte le nostre relazioni, per quanto strette ed intime, devono essere purificate. Esse devono essere misurate in rapporto a Dio e ai suoi obiettivi.
È un’affermazione davvero severa. In noi tanto forte è l’attaccamento alla sicurezza data dall’amore “umano”, che possiamo facilmente rifiutare di dare tutto al Signore perché lo purifichi. Siamo davvero tentati di dire: “Signore, tu puoi prenderti tutto… tranne questo e quello”. Vi sono alcune cose, alcuni affetti che vogliamo vivere a nostro modo, non secondo il modo di Dio.
Una volta lasciato al Signore il governo delle nostre relazioni e dei nostri amori, allora riceviamo il fondamento della vera pace. La pace che dà il Signore non è quella che dà il mondo; è fatta di perdono, di giustizia, di amore e di amicizia. La pace non è soltanto assenza di conflitti, così come non è un compromesso immorale. La vera pace consiste nello stare con altri davanti a Dio, purificati e liberati dalla verità e dalla misericordia del giudizio divino.

Liturgia della Parola

Prima lettura – Dal libro del profeta Geremia (Ger 38,4-6.8-10)
Mi hai partorito uomo di contesa per tutto il paese (Ger 15,10).

Salmo Responsoriale (Sal 39)
Rit: Signore, vieni presto in mio aiuto.

Seconda Lettura – Dalla lettera agli Ebrei (Eb 12,1-4)
Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,49-53)
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.

Leggi qui il foglietto