Quaresima 2020 – Messaggio del Parroco

Nel deserto per incontrarLo

Carissimi, con la celebrazione delle ceneri, che ci ha ricordato della nostra condizione umana debole e fragile, ciascuno di noi si è impegnato ad iniziare la quaresima con la consapevolezza del bisogno di conversione e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore.

Pensando alle parole cui rivolgervi per questo tempo forte dell’anno, mi si è impressa nella mente, come un fermo immagine, il luogo del deserto e le orme lasciate sulla sabbia di “chi trova in Lui la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio” (Sal 84, 6). E proprio il Vangelo della Prima domenica di quaresima, ci introduce con Gesù nel deserto: “In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto” (Matteo 4, 1). Un viaggio il cui bagaglio più importante siamo noi stessi, con le nostre domande, i nostri dubbi, le nostre fatiche, i nostri sbagli, le nostre convinzioni, i nostri dolori, le nostre inconsistenze, le nostre tentazioni… Un luogo, quello del deserto, dove non esistono coordinate spazio-temporali e dove difficilmente possiamo incontrare altre persone. Possiamo però incontrare il proprio cuore e la propria anima e parlarci a tu per tu.. La quaresima dunque, non è soltanto il tempo della rinuncia, del fioretto, dell’astensione dalle carni e delle pie pratiche; semmai possono essere mezzi che ci aiutano a raggiungere il fine. Questo viaggio solitario nel deserto, dove ciascuno camminando lascia le proprie impronte, diventa un luogo privilegiato per riscoprire, ancora una volta, il profondo valore della preghiera (quella fatta nel segreto della propria stanza) per instaurare un intimo dialogo con il Signore (Matteo 6, 5-8); del Sacramento della Penitenza per scoprirci sempre più bisognosi della misericordia di un Dio che non giudica, ma che fa festa nei cieli per un solo peccatore che si converte (Luca 15, 10);  della carità come la più importante delle altre virtù (1 Cor 13, 13) che sa andare incontro al bisognoso e se ne prende realmente cura (Luca 10, 34).

Anche la liturgia ci aiuta e ci aiuterà a percorrere con la Chiesa questo cammino; in modo particolare la lettura e la meditazione della Parola di Dio, di cui ne abbiamo solennemente celebrata la giornata istituita da Papa Francesco lo scorso 26 gennaio. La Bibbia, nel bagaglio che ci siamo portati per affrontare il nostro viaggio, non potrà mancare. Le letture delle prossime domeniche saranno la bussola che orienterà i nostri passi nel deserto per giungere finalmente alla tomba vuota. Seguendo questa bussola, ciascuno di noi illuminato dalle Scritture, potrà vincere le tentazioni che nel corso dell’esistenza ostacolano il cammino verso la salvezza. Con la speranza che abbiate messo la Bibbia in un luogo ben visibile della vostra casa, così come vi avevo suggerito in occasione della giornata della Parola di Dio, vi invito fraternamente a far sì che Essa diventi il pozzo dal quale possiate attingere l’acqua viva per dissetare la vostra sete durante il viaggio nel deserto…

Buon cammino quaresimale!

Vostro amico, fratello, parroco

P. Sergio