Quinta domenica di Quaresima

Il seme della vita eterna

La Parola di oggi ci proietta con lo sguardo verso l’orizzonte del cammino quaresimale, il Gòlgota, evocando nel seme che muore il sacrificio ultimo del Signore. Eppure non è una Parola che rattrista. Al contrario, è una Parola che conforta. Perché quel chicco di grano gettato nella terra, immagine dell’estremo sacrificio che Gesù compie in obbedienza al Padre, simboleggia il senso transitorio della Sua morte, non come fine ma come necessario passaggio allo sbocciare di un nuovo frutto.

La primavera che già scorgiamo affacciarsi nelle ultime giornate di fine inverno, con il risveglio della vita nei semi che germogliano, ci rievoca il senso più profondo della metafora del seme che muore per rinascere. Seme che dovette morire in quello stesso humus dove si insinuò il male perché dall’impasto della terra con il sangue del Salvatore, nuovo Adamo, potesse essere rinnovata la Sua nuova progenie.

Quel sangue vivificatore presto scorrerà dalla Croce, sulla quale il Seme, tutt’altro che nascosto dall’ombra della terra, sarà gloriosamente innalzato per attrarci catarticamente a Lui in un flusso ascensionale verso la dimensione salvifica del Cielo.

Lasciamo dunque far schiudere nel nostro cuore quel seme di vita nuova piantato da Gesù Salvatore nella storia dell’umanità perché innestati all’albero della Croce, segno della Nuova Alleanza, e irrorati dal Sangue di Cristo, purificatore e santificatore, possiamo trasformare le aree deserte della nostra anima in splendidi viali fioriti che ci conducano dritti alla Resurrezione e alla gioia della Vita Eterna.

Liturgia della Parola

• PRIMA LETTURA: Dal libro del profeta Geremia (Ger 31,31-34) Concluderò un’alleanza nuova e non ricorderò più il peccato.
• SALMO RESPONSORIALE (Sal 50) Rit: Crea in me, o Dio, un cuore puro.
• SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (Eb 5,7-9) Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.
• VANGELO secondo Giovanni (Gv 12,20-33) Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.

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