Un Triduo Pasquale in Famiglia – Messaggio del Parroco

Oggi mercoledì Santo, ultimo giorno del nostro percorso quaresimale che ci proietta nei giorni intensi del Triduo pasquale. E il terzo canto del Servo sofferente che ascolteremo dal libro del profeta Isaia è già preludio alle sofferenze che dovrà subire il Signore per compiere fino in fondo la volontà del Padre, Una volontà che avrebbe voluto allontanare.

Cosa accadrà in questo triduo pasquale? Innanzitutto sarà un triduo dell’essenziale che punterà ad andare al cuore delle nostre celebrazioni, senza poter gustare quell’atmosfera, quegli ambienti che vengono organizzati di solito nelle nostre parrocchie e che ci aiutano a vivere anche emotivamente tutte le cerimonie. Saranno le nostre abitazioni il vero tempio in cui celebrare con fede  come nelle case degli Ebrei nella Pasqua dell’Esodo. Avremo l’opportunità di seguire in tv le celebrazioni presiedute dal Papa, che raccomando, e di seguirle anche attraverso i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione. Forse anche qualche segno in casa potrà aiutarci ad entrare meglio nel vivo di queste celebrazioni.

Giovedì Santo, Messa in Coena Domini, il Signore istituisce il più grande dono lasciato all’umanità: l’Eucarestia, pane spezzato e vino versato per ciascuno di noi. Compirà il gesto della lavanda dei piedi che quest’anno per noi riveste un significato del tutto particolare e che spiegherò domani.

Quale potrebbe essere un segno da realizzare in casa per questa giornata? Non potendo creare un altare della reposizione, potremo mettere in luogo ben visibile la Parola del Signore, una piantina, una Sua immagine,e un lumino, una candela, che accenderete al termine della celebrazione che seguirete in diretta per poter sostare in preghiera con la famiglia, per un tempo opportuno. La liturgia, prevede che alla fine della celebrazione, la Croce venga coperta con un velo. Potreste farlo anche a casa in preparazione della celebrazione del giorno seguente.

Venerdì Santo, vivremo con Gesù, le ore più drammatiche della sua esistenza terrena, un momento che suscita in noi sempre una grande commozione. E’ la giornata della Passione di nostro Signore, del grande silenzio, del vuoto e dell’attesa, del digiuno materiale e spirituale. Quale potrebbe essere un segno? E’ il giorno in cui focalizzeremo lo sguardo su quella Croce che abbiamo velato il giorno prima. Anche qui, seguendo la Celebrazione in diretta, potremo togliere quel velo insieme e fare la nostra Adorazione della Croce illuminandola con un lumino o una candela tutte le volte che vi riunirete in preghiera in famiglia.

In questo giorno non vengono celebrate Messe, ma durante la liturgia riceveremo la Comunione spirituale così come stiamo facendo in queste serate.

Sabato Santo, la Veglia Pasquale, la notte di tutte le notti, la notte beata, la notte in cui farà luce come il giorno. Quale potrebbe essere un segno? Nessun segno particolare. Il segno più bello sarà quello di stare tutti in famiglia e di riunirci all’ora della Celebrazione che avremo scelto di seguire in diretta e farlo sapere ai nostri familiari stanno lontani. Sarà questo il segno che darà un senso a questa Pasqua 2020. Scambiarci gli auguri e ringraziare il Signore per essere Risorto anche nel nostro focolare domestico. Ci uniremo spiritualmente al Papa e in modo particolare a tutte le persone che vivono da sole in casa, ai malati, ai senza fissa dimora, affinché siano i primi destinatari della visita del Signore Risorto.

Buona e Santa Pasqua a tutti