La Parola del Signore – 12.4.2020

Domenica di Pasqua

Una vita nuova da risorti

“Siamo stati sepolti insieme a Lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato, anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6, 4). Il cammino fatto fin’ora, durante tutto il periodo di questa particolare e sofferta quaresima, deve portarci a questa consapevolezza: l’uomo vecchio è stato crocifisso con Lui affinché non fossimo più schiavi, ma liberi dalla morte e dal peccato per mezzo della Resurrezione di Cristo Gesù (Rm 6, 6). E’ questa certezza che, per mezzo della fede, ci dona l’opportunità di essere delle persone nuove e viventi per Dio. Sarebbe triste se alla fine di questo periodo, dovessimo scoprire che in noi nulla è cambiato. Io credo invece che qualcosa è cambiato per sempre. La Resurrezione che celebriamo quest’anno ci dona la grazie, se sapremo accoglierla, di far rotolare via la pietra (e le pietre) che appesantiscono il nostro cuore. Immaginiamolo, sentiamolo questo cuore come un sepolcro vuoto pronto solo a ricevere la luce del Risorto. Non cerchiamolo altrove. E’ proprio lì, nelle vostre case! Cercatelo nello sguardo innocente dei vostri bambini,  e voi bambini e giovani nello sguardo amorevole dei vostri genitori, nello sguardo paziente e rugoso dei vostri nonni, in quello caritatevole e commovente di tanti operatori sanitari, medici e infermieri che in questo momento si prendono cura dei nostri ammalati. Sì Gesù è veramente risorto! Quel terremoto che descrive Matteo nel Vangelo, non è più il terremoto per l morte di Gesù, ma è il terremoto che indica il tripudio della  Sua Vittoria sulla morte. E’ il terremoto che deve scuotere una fede spesso intorpidita e sonnolenta. Presto, andiamo a dirlo ai suoi discepoli,  Perdiamoci anche noi nella corsa di questo annuncio che è il contenuto essenziale della nostra fede cristiana. Come le donne piene di gioia, diciamolo a tutti che è veramente risorto e d’ora in poi, senza più vergognarci di professarci cristiani credenti e praticanti. Il Signore non vuole cristiani tiepidi e timorosi, o cristiani a metà. Lo incontreremo anche noi sul cammino di una vita nuova e sentendoci dire: Pace a voi! Pace a te!, desidereremo abbracciarlo e adorarlo come Signore della nostra vita.