XXIX Domenica del Tempo Ordinario
Amore verso Dio e amore verso il prossimo
La risposta di Gesù alla domanda del dottore della Legge “Io sono il Sigore, non ce n’è altri”, racchiude tutto l’essenziale della Bibbia. Dall’immagine di Tiberio sulla moneta romana, Gesù trae spunto per ricordare che l’uomo è creato a sua immagine e a Lui solo deve l’obbedienza della fede. Anche i re, come mostra il testo di Isaia, sono soggetti a Dio e possono essere scelti per servire al suo disegno di salvezza universale. L’apostolo Paolo poi, sintetizza nelle virtù teologali della fede, speranza e carità l’ideale perfetto della comunità ecclesiale che include impegno responsabile verso le istituzione terrene, riconoscendo allo stesso tempo il primato di Dio.
Liturgia della Parola
- Prima Lettura: Dal Libro del Profeta Isaia (45,1.4-6)
- Salmo Responsoriale 95(96)
- Seconda Lettura Dalla prima lettera di San Paolo apposto ai Tessalonicesi (1,1-5b)
- Dal Vangelo Secondo Matteo (22,15-21)