Ascoltare non vuole dire “stare in silenzio”, “tacere quando uno parla” o soltanto “sentire”.
Vuol dire avere quella capacità di andare interiormente al di là delle parole che ci vengono dette, di saper comprendere le emozioni di chi si sta aprendo con noi e che ci sta dando una fiducia immensa mentre si racconta: significa condividere in modo “empatico” le sue paure, le sue aspettative, le sue speranze, e quanto il suo vissuto interiore esprime.
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