IV Domenica del Tempo Ordinario
Perché gli uomini rifiutano il profeta che parla in nome di Dio? Perché avvertono in lui un personaggio “scomodo”, che li sveglia dal loro quieto vivere e condanna le vie sbagliate che percorrono, invitandoli a cambiare vita e a mettersi sulla strada indicata dal vangelo e dal modello di Cristo.
A Nazaret rifiutano Gesù, perché chiedeva un cambiamento radicale di vita, di abitudini, di mentalità. Allora trovano tanti pretesti per sfuggire all’ammonimento del profeta.
Il mondo ha bisogno di profeti del vangelo. Oggi più di ieri. Anch’io sono invitato a essere profeta, cioè a testimoniare il vangelo con la vita e la parola, in tutte le situazioni di ogni giorno: famiglia, lavoro, scuola, letture, conversazioni, impegno di carità, attenzione all’uomo, ecc. Debbo chiedermi: chissà se la gente che mi avvicina riceve da me uno stimolo al bene?
Ma prima ancora mi pongo questa domanda: come accolgo Gesù, che ogni giorno m’invita alla conversione? I miei criteri di giudizio, di scelta, non entrano in crisi quando leggo il Vangelo? È una verifica che dovrei fare con serietà, nella preghiera. Altrimenti, a cosa serve dirsi cristiano, se poi rifiuto tante volte ogni giorno l’invito di Gesù alla conversione?
Liturgia della Parola
- Prima lettura dal Libro di Geremia (Ger 1,4-5.17-19)
Ti ho stabilito profeta delle nazioni. - Salmo Responsoriale (Sal 70)
Rit: La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza. - Seconda Lettura: Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 12,31-13,13)
Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità. - Vangelo di Luca (Lc 4,21-30) Gesù come Elia ed Eliseo è mandato non per i soli Giudei.
Leggi qui il foglietto