V Domenica del Tempo Ordinario
Prima di essere la pietra su cui Cristo avrebbe fondato la sua Chiesa, Pietro-Simone è stato colui che ha percorso per intero il cammino pieno di passione impulsiva ed insieme di incertezze verso il suo Signore. Egli è stato in questo modo colui che ha percorso, prima di noi, l’itinerario che a ciascuno di noi è chiesto di percorrere.
Simone era un pescatore: ciascuno ha il suo lavoro e a ciascuno può capitare di faticare nel buio di tante notti e di non prendere nulla.
Ma interviene quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola, cioè di vivere la propria esistenza all’interno di quell’avvenimento potente che è Cristo Signore e allora il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta. In questo stesso momento ciascuno di noi percepisce la propria distanza da quell’abbraccio misericordioso ed insieme la propria estrema vicinanza.
Non saremo chiamati a fare altre cose, ma a farle per un altro scopo. Così Pietro continuerà ad essere pescatore, ma da allora in poi sarà pescatore di uomini.
Liturgia della Parola
- Prima lettura: Dal libro del Profeta Isaia (Is 6,1-2.3-8)
Eccomi, manda me! - Salmo responsoriale Sal 137)
Rit: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. - Seconda lettura Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 15,1-11)
Così predichiamo e così avete creduto. - Vangelo secondo Luca (Lc 5,1-11)
Lasciarono tutto e lo seguirono.
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