La Parola della Domenica 8.5.2022

IV DOMENICA DI PASQUA

Donandoci, per mezzo del battesimo, di far parte della Chiesa, Gesù ci assicura di conoscerci uno per uno. La vocazione battesimale è sempre personale, e richiede una risposta di responsabilità in prima persona. Ci sentiamo sicuri, nella Chiesa, perché Gesù è sempre con noi, e ci chiama e ci guida con la voce esplicita del Papa e con i suggerimenti interiori che ci aiutano a riconoscerla e a corrispondervi. Se restiamo nella Chiesa, con il Papa, non andremo mai dispersi, perché Gesù ci conosce per nome e ha dato la sua vita per salvarci. Quella vita che si comunica a noi, pegno di eternità, nell’Eucaristia degnamente ricevuta. Non dobbiamo aver paura di nulla. Attraverso Gesù entriamo in comunione con il Padre, partecipiamo alla vita trinitaria. I pericoli esterni non ci turbano: dobbiamo temere soltanto il peccato che ci seduce a trovare altre vie, lontane dal percorso del gregge guidato da Gesù. La nostra personale fedeltà alla voce del Pastore contribuisce all’itinerario di salvezza che la Chiesa guida nel mondo, e da essa dipende la nostra felicità.

Liturgia della Parola

  • Prima lettura: Dagli Atti degli Apostoli  (At 13,14.43-52)
    Ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani.
  • Salmo Responsoriale Sal 99)
    Rit: Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. 
  • Seconda Lettura: Dal libro dell’Apocalisse di san  Giovanni apostolo (Ap 7,9.14-17)
    L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
  • Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,27-30)
    Alle mie pecore io do la vita eterna.

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