XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
In questo brano del Vangelo Cristo ci dice di non avere paura, di non lasciarci prendere dall’angoscia: il nostro stato d’animo di sempre deve essere una tranquilla fiducia in Dio, poiché “al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno”. Dobbiamo aprire un conto in questo regno, perché solo lì si trova la vera ricchezza. La motivazione e il fine dell’uomo provengono sempre da dove egli pensa che si trovino i veri valori: “Perché dove è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”. Questa priorità implica che noi siamo distaccati dal denaro e dai beni materiali, e che li utilizziamo per il bene altrui, essendo responsabili davanti a Dio della loro gestione.
Dobbiamo anche tenerci in uno stato di veglia costante, aspettando la venuta di Cristo: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese”. Come i servi non sanno quando il loro padrone rientrerà dal ricevimento di nozze, come un uomo non può sapere quando entreranno i ladri nella sua casa, così noi non conosciamo l’ora della nostra morte, quando cioè Cristo tornerà per noi.
Liturgia della Parola
Prima Lettura Dal Libro della Sapienza (Sap 18,6-9)
Come punisti gli avversari, così glorificasti noi, chiamandoci a te.
Salmo Responsoriale (Sal 32)
Rit: Beato il popolo scelto dal Signore.
Seconda Lettura Dalla lettera agli Ebrei (Eb 11,1-2.8-19)
Aspettava la città il cui architetto e costruttore è Dio stesso.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,32-48)
Anche voi tenetevi pronti.
Leggi qui il foglietto