II Domenica dopo Natale
Venne nel mondo la luce vera
Dio ha mandato la Luce nel mondo perché noi l’accogliessimo e accogliendola divenissimo anche noi figli nel Figlio Suo prediletto, Gesù Cristo, Luce del mondo.
Gesù ci svela il nostro compito: accogliendo la Sua Luce possiamo pienamente realizzare il progetto creativo di Dio: conformarci alla Sua immaginee realizzare, così, pienamente il Suo Regno.
Con l’arrivo della Vera Luce, non c’è più spazio per il vagheggiare umano nell’oscuramento del dubbio e dell’inconsapevolezza: d’ora in poi, c’è la Via, la nuova Via: Gesù.
Realizzare il Regno di Dio è innanzitutto accogliere Gesù: “a quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”.
Ecco allora rinnovarsi la gioia dell’annuncio del Natale: accogliere Gesù è rendersi partecipi del progetto di Dio su di noi, è cooperare alla costruzione del progetto divino per le nostre singole vite e per l’umanità intera.
Lasciamo allora che dentro di noi non ci sia più spazio per dubbi e tentennamenti, siano messe da parte le nostre futili priorità, sia ampliato l’orizzonte del nostro sguardo senza temere di spingerlo oltre il nostro limitato “io”, sentiamoci scossi dall’irrompere nella nostra storia di un nuovo e sconvolgente messaggio di speranza e di certezza, prendiamo il nostro bastone ed iniziamo il cammino, rinnovati nel profondo dalla Luce che da oggi lo illumina chiaramente, perché, in questa rinascita individuale che rappresenta per ognuno di noi questo tempo del Natale, l’annuncio della Luce sia lo sprone ad accogliere con adesione perfetta di cuore mente e volontà, l’invito a collaborare con Dio Padre al Suo progetto perfetto nell’amore, e a gioire della partecipazione al Regno per il quale siamo stati concepiti, scelti e predestinati.
Liturgia della Parola
- Prima lettura Dal libro del Siracide (24,1-4.8-12, NV 24,1-4.12-16)
- Salmo Responsoriale (147) Il verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi.
- Seconda Lettura Dalla lettera di San Paolo agli Efesini (1,3-6.15-18)
- Vangelo secondo Giovanni (1,1-18)