La Parola della Domenica 29.10.2023

XXX Domenica del Tempo Ordinario

I farisei vivevano per meditare la legge, per capirla, per interpretarla. Alcuni sono riusciti a capire Gesù Cristo che ha detto a uno di loro che non era lontano dal regno dei cieli (Mc 12,34). E un altro fariseo, Paolo di Tarso, riuscì ad essere l’apostolo dei gentili. Ma tanti tra di loro, al contrario, rifiutavano il giovane Rabbi di Nazaret, e lo hanno messo a morte sulla croce… Interpretando la legge, i farisei ottenevano una casistica minuziosa che rendeva il giogo della legge insopportabile.
Ed è per questo che non potevano capire Gesù che, secondo loro, infrangeva il riposo del sabato guarendo i malati il sabato, e anche dicendo che il Figlio dell’uomo era padrone del sabato e che questo giorno, così importante, era stato fatto per l’uomo, e non il contrario… (Mt 12,8; Mc 2,27).
Gesù disfa il repertorio molto complicato dei precetti, e lo riassume nell’amore di Dio e del prossimo sopra tutto. Egli considera che questo è il primo comandamento, da cui tutti gli altri derivano… Di fronte a queste parole non possiamo fare altro che rivedere la nostra condotta, riconoscere i nostri errori e proporci in modo concreto di vivere per amore, di morire per amore.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura: Dal libro dell’Esodo (Es 22,20-26)
Se maltratterete la vedova e l’orfano, la mia ira si accenderà contro di voi.

Salmo Responsoriale (Sal 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.

Seconda Lettura Dalla prima lettera di san Paolo Apostolo ai Tessalonicesi (1Ts 1,5-10)
Vi siete convertiti dagli idoli, per servire Dio e attendere il suo Figlio.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

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